06/02/2017

“Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.” (Marco 6,53-57).
“Supplicavano di poter toccare il lembo del mantello”, é questo che la gente chiede a Gesù a Gennezaret per essere salvata e risanata. Quanta gente malata, quanta gente in ricerca. La missione di Gesù e dei discepoli é quella di incontrare le persone, ricostruire un rapporto nuovo per far riconoscere a ciascuno il Signore.
Che cosa cerchiamo noi, come la gente della regione di Gennezaret: cerchiamo semplicemente un approdo per poter affrontare questo tempo così complicato e difficile per risanare le nostre ferite dell’anima e del corpo.
L’instancabile attività di Gesù e dei discepoli é proprio questa: ascoltare la vita, quella difficile è piena di sacrifici.
La nostra povera fede si misura con questa capacità di ascolto, con la pazienza di ascoltare la vita che é sempre un duello, una battaglia tra il bene e il male, tra la vita e la morte. Con l’aiuto del Signore ascoltiamo oggi il grido dei poveri, degli ultimi. Sì, sono sempre i più poveri a farci capire ciò che conta veramente.

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