“Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».” (Matteo 14,22-36).
Il re Erode scopre la fama di Gesù e lo crede Giovanni Battista reincarnato. La folla invece accorre numerosa: ha bisogno di essere guarita. Gesù sazia la folla con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. E i discepoli come considerano Gesù? Chi é per loro il Maestro?
Gesù invita i discepoli a prendere il largo sul mare e a raggiungerlo sull’altra riva. Si ritira a pregare mentre i discepoli remano sul mare agitato che ha un vento contrario.
Gesù viene loro incontro camminando sulle acque. I discepoli vedono Gesù come un fantasma. Hanno paura, sono incerti. Pietro poi vuole sfidare Gesù e sprofonda al punto che quasi annega. Gesù lo sostiene dandogli il braccio. É chiaro a quel punto che tutti sono sorpresi e riconoscono Gesù il Figlio di D-o.
Sarebbe interessante chiederci: e noi chi pensiamo sia Gesù? La reincarnazione di Giovanni Battista, il guaritore e il santone di turno o il Figlio del D-o vivente?
Ma se anche lo riconoscessimo come Figlio di D-o, siamo capaci di imitarlo? Siamo capaci di raccogliere il suo messaggio ed essere testimoni credibili?
Questa é la sfida che abbiamo di fronte a noi. Questo ci chiede il Signore: essere fedeli!