“Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.” (Matteo 1,1-16.18-23).
É sempre affascinante la lettura ritmica della genealogia di Gesù. Essa contiene il cammino di fede di generazione in generazione nell’incontro straordinario tra D-o e l’umanità.
Ma quello che ci colpisce è il passaggio finale dell’Evangelo di Matteo: tutto è avvenuto secondo l’annuncio del profeta per indicare agli uomini di tutti tempi che il Figlio di D-o, l’Emmanuele, è il D-o con noi!
É straordinaria questa sottolineatura di Matteo. La divinità di D-o si fa umanità redenta dal disegno d’amore. Sì, se non ci fosse un disegno d’amore in ogni passaggio di generazione di generazione, non ci sarebbe stata vita.
Maria, di cui oggi ricordiamo la natività, é stata artefice della vita di D-o con noi. E l’Emmanuele, il suo Figlio e il Figlio dell’umanità, è il segno della vita redenta e rigenerata che si compie ogni giorno nel nostro personale impegno.
Che Maria ci doni forza e coraggio!