12/11/2017 – 32ª Settimana del Tempo Ordinario

“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” (Matteo 25,1-13).
Il capitolo 25 dell’Evangelo di Matteo é collegato alle Beatitudini annunciate da Gesù che sono la novità nel suo annuncio di un tempo nuovo, di una dimensione nuova del Regno di D-o.
Il racconto delle dieci vergini, cinque pazze e cinque sagge, é la dimostrazione pratica di come non si possa o si possa vivere l’esperienza della gioia nel Signore e le sue Beatitudini.
Matteo attraverso questo racconto vuole attirare la nostra attenzione sulla capacità di dare risposta alla chiamata che D-o ci fa e che Gesù ci annuncia.
E se ci pensiamo bene questo racconto di Gesù é la traduzione pratica di come vivere la nostra vita alla luce della Parola: con le lampade accese e l’olio che le alimenta anche se poi, nell’attesa dell’incontro, un incontro nuziale di gioia, ci addormentiamo.
Siamo destinati ad addormentarci per stanchezza, per le difficoltà della vita, per le nostre fragilità, per gli imprevisti, per il dolore. É per questo che dobbiamo avere il necessario per illuminare la nostra vita.
Vegliare in fondo significa essere pronti, pronti ad accogliere ed incontrare il Signore. Noi possiamo essere strumenti di questo vegliare attraverso la gioia semplice dell’incontro con il nostro vicino, con l’altro da noi.

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