13/02/2017

“In quel tempo, vennero i farisei e si misero a discutere con Gesù, chiedendogli un segno dal cielo, per metterlo alla prova. Ma egli sospirò profondamente e disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno».” (Marco 8,11-13).
La pretesa di avere un segno per dare dimostrazIone del valore della missione che Gesù sta compiendo, produce il risultato opposto. Nessun segno Gesù dà, perché non é il santone di turno. La fede che deve animare le folle non nasce da eventi magici.
É interessante notare che l’evangelista Marco sottolinea che Gesù sospirò profondamente. Il verbo sospirare é utilizzato da Gesù qualche versetto precedente (7,34) quando apre gli orecchi ad una persona sordomuta.
Tutto questo ci dice quanto Gesù abbia cercato in tutti i modi di indirizzare il suo annuncio verso una prospettiva diversa. Quasi a ricordarci che pure il Buon D-o sospirò pur di dare vita all’uomo.
Ebbene nonostante la forza d’animo Gesù, non dà alcun segno e sale in barca verso un’altra destinazione.
Questo passo evangelico ci fa capire una cosa essenziale: smettiamola di chiedere al Signore di conformarsi ai nostri desideri per dimostrare la sua azione. Le pretese che spesso accampiamo ci distolgono da una relazione che dobbiamo costruire in altro modo.

Articolo precedente12/02/2017 – 6ª Domenica dopo l’Epifania
Articolo successivo14/02/2017 – Santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa