“Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui.” (Luca 12,1-7).
Non abbiate paura: questo è il motto che Gesù conferisce ai suoi discepoli.
Questo invito di Gesù nasce dal fatto che la missione di Gesù e dei suoi discepoli trova l’opposizione forte delle autorità religiose del tempo ma anche di una sorta di utilitarismo nel vivere la fede.
Gesù invita i suoi a non cadere nella paura di essere sconfitti, anche con il martirio, ma di conservare una fede integra che tenda sempre verso il bene e combatta il male. Del cadere nel male dobbiamo aver paura!
Questo Evangelo suona in noi come un avvertimento: essere persone sveglie, essere sentinelle, conoscendo che la realtà è spesso fatta di ipocrisie, di perdite di senso, di valori umani che si perdono nel vortice della vita.
É una consolazione sapere che tutto della nostra vita ha un senso, un percorso, una via. Nulla va perduto di noi, del nostro animo, dei nostri sogni, delle nostre aspettative e dei nostri desideri. Il Buon D-o veglia su di noi!