16/09/2017 – Santi Cornelio e Cipriano

“Non temete, piccolo gregge, perchè al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchè, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.” (Luca 12, 32-34).
Oggi ricorrono diversi termini legati al possesso e al valore delle cose: vendere, possedere, dare in elemosina, borse, tesoro, ladro.. ci sono cose importanti nella nostra vita ma che sono terrene, effimere, altre apparentemente una perdita agli occhi del mondo ma fondamentali per il DIo della vita. il Signore ci suggerisce di cercare il vero tesoro, per cui siamo disposti a giocare tutto, qualcosa che sia eterno, duraturo, “nei cieli”. Il cuore è tutta la nostra vita, il tesoro ciò a cui teniamo di più: sono legati! Se la prima lettura (Deuteronomio 12,13-19) ci ricorda che il Signore gradisce certi sacrifici e non altri e occorre ascoltare il Suo volere ed il suo comando, San Paolo nella seconda lettura (1Corinzi 16,1-4) loda i fratelli di Corinto per la loro generosità (1Corinzi 16,3) perchè provvedono ai bisogni dei fratelli nella fede a Gerusalemme, Chiesa madre. Oggi il Signore mi chiede di custodire il tesoro della condivisione, della comunità fraterna. Il tesoro vero sono le relazioni fra noi: non c’è ladro o tarlo che possa rubarle, solo noi possiamo rovinarle o distruggerle, se non le coltiviamo o se preferiamo essere attaccati alle cose o al denaro e non guardiamo al bisogno dell’altro. La nostra vita è riempita di senso dalle persone cui vogliamo bene, che fanno brillare di gioia il nostro cuore.
Il Vangelo ci interpella sul nostro tesoro: cosa vale di più? a cosa diamo valore? chiediamoci cosa vale veramente per ciascuno di noi e cosa riempie il nostro cuore e la nostra vita.

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