18/91/2023 – Mercoledì della 2ª Settimana del Tempo Ordinario

“In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.” (Marco 3,1-6).

#guarire #ilsabato

Ancora una ulteriore vicenda di “disubbidienza” di Gesù la cogliamo in questa pagina dell’Evangelo di oggi.

Il digiuno non rispettato e le spighe sfregolate per la fame in giorno di sabato da parte dei discepoli sono gli antefatti dei brani evangelici dei giorni scorsi. Questa volta è Gesù che guarisce una persona con la mano paralizzata nel giorno di sabato in una sinagoga. Uno scandalo!

Questa guarigione di fatto é l’avvio di un processo nei confronti di Gesù. Vogliono addirittura ucciderlo.

Ma Gesù é scandalizzato della incapacità dei suoi oppositori di capire che cosa voglia dire fare del bene. E pone una domanda quasi beffarda: “È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?”

Ed è questo interrogativo che ci imbarazza, noi oggi. La santità di vivere il sabato sta nel fare il bene, sempre! La vita va salvata sempre. Il vero scandalo é far finta di non vedere, di essere indifferenti al bene.

Immagine: mosaico bizantino del Duomo di Monreale.

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