23/10/2018 – S. Giovanni da Capestrano

“In quel tempo. Il Signore Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.” (Marco 3, 13-19)

Come al capitolo 1, anche qui abbiamo il racconto di una chiamata. Gesù sale sul monte e sappiamo che il monte è il luogo per eccellenza dell’incontro di Dio per chiamare quelli che voleva. Prima di ogni scelta importante Gesù si ritira in preghiera.

Siamo scelti, amati, desiderati dal Signore, non c’è bisogno di mostrare alcun curriculum o di possedere titoli. Occorre solo un passo nella sua direzione.
La prima chiamata è a stare con lui, a coltivare la relazione con Lui. Il centro è Lui.
“E anche per mandarli”: la missione, il lavoro viene dopo…

Sono consapevole che Gesù mi vuole bene? questo mi spinge ad evangelizzare?
Sosto in preghiera prima di una scelta importante?

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