24/11/2017 – Sant’Andrea Dung-Lac e Compagni, Anna Maria Sala

“Allora alcuni scribi e farisei gli dissero: «Maestro, da te vogliamo
vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e
adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non
il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre
notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e
tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive
si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché
essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno
più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si
alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne
dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone.
Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!” (Matteo 12, 38- 42)

“Ed ecco, più di… è qui!”
La visione dei segni avrebbe dovuto indurre i contemporanei di Gesù a credere in Lui, perché i “semèion” (segni) rendevano manifesta la sua Gloria. Gesù rifiuta la pretesa dei richiedenti un segno.
Il segno di Giona è la Risurrezione! La ricerca di altri segni è una scusa per rifiutare la conversione. Gesù è il nuovo tempio dove adorare Dio in spirito e verità.
E’ Lui, l’uomo che ci ha narrato Dio.
E’ Lui che ci mostra il volto di amore del Padre.
E’ Lui che ci dona lo Spirito Santo.
E’ Lui la Parola che è stata fatta, è divenuta carne!
E’ Lui il Veniente che tornerà nella sua Gloria.
Ogni “segno dei tempi” acquisterà la vera luce e la vera interpretazione perche’ la Parola di Dio darà senso e compimento ad ogni “segno” nella nostra vita.
Vieni, Signore Gesù! Amen!

“Tutto ciò che ho vissuto, ora lo so Signore, mi parlava di Te.
Tutto ciò che vivo oggi lo vivo con Te.”

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