In quel tempo. Il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: «Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande». (Matteo 7, 24-27)
Scrivo queste parole pochi giorni dopo l’alluvione che ha colpito Livorno causando lutti e distruzione.
Anche due persone della mia famiglia, in vacanza lì, hanno rischiato di essere travolti dalla furia
dell’acqua, sopraggiunta improvvisamente di notte!
Anche se i cambiamenti climatici e l’incuria dell’uomo ultimamente purtroppo ci propongono spesso
questi scenari, sappiamo bene che le tempeste e i dolori della vita sono presenti in ogni esistenza e ci trovano spesso impreparati.
La Parola di oggi disegna con chiarezza nella nostra mente,come in un film, l’immagine delle due case, la tempesta improvvisa e l’esito finale ed è facile capire quali sono le fondamenta da scegliere… Gesù ci dà la dritta su come costruire sulla roccia, che poi è Lui, con due verbi: ascoltare le sue parole e metterle in pratica in un cammino che dura tutta la vita, in cui si cade e ci si rialza.
Vivere dimorando in Dio non ci preserva dal dolore ( la tempesta si abbatte su entrambe le case), ma la
Sua presenza ci permette di guardarlo in un modo diverso.
Siamo consapevoli che nel Battesimo ogni nostra fibra vitale é stata immersa nella Sua morte e
Resurrezione? E chi ci separerà da questa Grazia esagerata!!??