26/05/2019 – 6ª Domenica di Pasqua

Giovanni 16,12-22

“Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete. (…) Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.”

Oggi Gesù ci ricorda il senso della sua missione e della nostra, ci prepara per vivere in un tempo -il nostro- in cui Lui non sarà più visibile con gli occhi umani; per questo dobbiamo essere pronti a saperlo riconoscere – dopo la Resurrezione- con occhi nuovi!

I discepoli, allora come oggi, non comprendono (v.18 “Non comprendiamo quello che vuol dire”): questo sempre ci consola, perché vuol dire che non è difficile solo per noi…però Gesù ci dona la sua Parola di conforto, a cui credere e aggrapparci (il verbo “credere” in ebraico è sinonimo di “stare saldi”, da cui deriva il nostro AMEN, il sì convinto di risposta alla preghiera durante la celebrazione).

“vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia” (v.22): mi ricorda molto altre parole di Paolo: “chi ci separerà dall’amore di Cristo?” Paolo ne è veramente testimone (Atti 22,14) con la sua vita trasformata, da persecutore e peccatore a redento e missionario della Parola alle genti. (“Va’ perché io ti manderò lontano, alle nazioni” Atti22,21)..

non da solo! All’inizio ha dovuto, “da cieco”, farsi accompagnare e ascoltare gli altri, “guidato per mano dai miei compagni” (Atti 22,11): questo particolare mi ricorda sempre che la fede, pur essendo un dono personale, non è mai individuale ed è comunque dono dello Spirito. Gesù non vuole “battitori liberi”, ma discepoli che insieme si mostrino fratelli. “Saulo, fratello, tona a vedere” (Atti 22,13) dice Anania a Paolo. Lo chiama “fratello”… ed era ancora Saulo, cioè non era ancora diventato “buon cristiano”! mi sconvolge questa accoglienza e disponibilità all’amore gratuito verso chi era “nemico” fino a poco prima. È la novità sconvolgente del Vangelo: il perdono, l’amore incondizionato sono uno di quei segni che OGGI ci permettono di incontrare Gesù Risorto nella vita di tutti i giorni.

Gesù ha in mente la nostra gioia, che viene dal vivere da risorti, dono della Sua Pace, della Sua morte, della sua vita offerta per amore! “perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di Lui si avvicinano a Dio” (Ebrei 7,25): Lui è l’unico vero sommo sacerdote, che ha fatto l’offerta più grande per tutti! “Egli è sempre vivo per intercedere a loro favore” (Ebrei 7,25)

Chiediamo la capacità di comprendere, di accogliere, di essere testimoni amando gratuitamente amici e “nemici”.

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