27/11/2019 – Mercoledì della 2ª Settimana di Avvento

Matteo 12, 22-32

In quel tempo fu portato al Signore Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva. Tutta la folla era sbalordita e diceva: «Che non sia costui il figlio di Davide?». Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni». Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in piedi. Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo regno potrà restare in piedi? E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata. A chi parlerà contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro».

 

Davanti all’ennesimo miracolo di Gesù, le folle cominciano a chiedersi se costui sia il Messia che attendono da sempre; i farisei, che già avevano tenuto consiglio per far morire Gesù, cercano di screditarlo, affermando che sia uno strumento del diavolo. Dire falsità per proteggere il proprio pensiero, diffamare, cercare scuse per non ascoltare davvero e non compromettersi: questo è il comportamento che contraddistingue i farisei in questa parte del Vangelo.

Gesù non lascia passare la vicenda, ma, conosciuti i loro pensieri, reagisce con severità ma con un discorso chiaro ma anche elaborato, raffinato dal punto di vista filosofico: secondo le sue parole, Satana è colui che domina il mondo, ma se Gesù ha il potere di scacciare i demoni, allora è più forte di Satana, dunque non può che essere il Cristo.

Non c’è scampo: o si riconosce il Salvatore, oppure si è contro di lui. Proprio per questo chiudere gli occhi per non vedere la venuta del Signore è bestemmia contro lo Spirito Santo: non voler guardare per avere la possibilità di non credere preclude al peccatore la possibilità di conversione e di perdono 

 

  1. Mi capita di screditare qualcuno, di dire falsità oppure cose non totalmente vere sul suo conto? Magari qualche persona che mi sta antipatica o di cui non condivido le idee?
  2. Ci sono situazioni in cui chiudo gli occhi per non vedere qualcosa di problematico, fastidioso, faticoso? In cui ignoro i bisogni di qualcun altro?

 

Preghiera (Salmo 64)

Ascolta, Dio, la voce, del mio lamento,

dal terrore del nemico preserva la mia vita.

Proteggimi dalla congiura degli empi

dal tumulto dei malvagi.

Affilano la loro lingua come spada,

scagliano come frecce parole amare

per colpire di nascosto l’innocente;

lo colpiscono di sorpresa e non hanno timore.

Si ostinano nel fare il male,

si accordano per nascondere tranelli;

dicono: “Chi li potrà vedere?”.

Meditano iniquità, attuano le loro trame:

un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso.

Ma Dio li colpisce con le sue frecce:

all’improvviso essi sono feriti,

la loro stessa lingua li farà cadere;

chiunque, al vederli, scuoterà il capo.

Allora tutti saranno presi da timore,

annunzieranno le opere di Dio

e capiranno ciò che egli ha fatto.

Il giusto gioirà nel Signore

e riporrà in lui la sua speranza,

i retti di cuore ne trarranno gloria.

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