“Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.” (Luca 21,12-19).
Gesù ha chiesto ai suoi discepoli costanza nella fede, perseveranza rispetto alle difficoltà della vita, vigilanza rispetto a tutto ciò che potrà succedere.
Il linguaggio apocalittico dell’Evangelo di questa settimana, ci stimola a rileggere il cammino di Gesù e dei suoi discepoli in una chiave di fedeltà al Signore. Gesù non si é limitato a preparare i suoi discepoli a vivere una fedeltà qualsiasi verso il Padre. Li ha messi in guardia.
Vivere la fede nel Signore comporta sapere che la sofferenza e il martirio fanno parte di questa esperienza di fedeltà. È una fedeltà per amore non verso un ideale ma verso il Signore, verso i nostri fratelli.
Il Maestro però dà coraggio ai suoi. Non occorre difendersi con l’arma della parola. Verrà donata la sapienza a chi sarà fedele fino in fondo. E nonostante i possibili tradimenti chi rimane fedele e perseverante sarà sempre sostenuto.
L’insegnamento di Gesù ci aiuta ad essere convinti che resistendo e perseverando alla fine nemmeno un capello ci sarà toccato.