27/11/2017 – 34ª Settimana del Tempo Ordinario

“In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».” (Luca 21,1-4).
Questo breve passo evangelico, posto all’inizio dell’ultima settimana del tempo liturgico, ci prepara a cogliere l’essenziale della fede nel Signore. Abbiamo una prova proprio nell’Evangelo della povera vedova che getta due spiccioli.
Che cosa sono due spiccioli? Niente! Non fanno nemmeno rumore quando vengono gettati nel tesoro del Tempio. Per dimostrare la fede non occorrono grandi cose, ma due grami, semplici, miseri spiccioli di una povera donna vedova.
É una vedova che però da tutto quello che possiede per il Signore. Potremmo anche dire che quei due spiccioli poteva tenerli per sé, per vivere. Ed invece li dona al Signore. Questo fa la differenza. Questo scopre il Buon D-o del nostro animo: il dare e donare tutto.
É questo messaggio di Gesù molto provocatorio per la nostra vita, oggi. Noi siamo condizionati da tutto ciò che ë grande ed è visibile. In verità non é la quantità, né la visibilità che il Signore vuole ma un cuore aperto pronto a fare spazio.
Questa icona biblica invita soprattutto i laici di Azione Cattolica, durante tutto questo anno, a raccogliere la sfida del sentirsi sobri e semplici nella nostra missione quotidiana di credenti in Cristo, nella chiesa e nella società.

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