29/12/2018 – V Giorno dell’Ottava di Natale – S. Tommaso Becket

”Egli si alzò, prese il bambino e sua madre…” (Mt 2,19-23)
Giuseppe, attraverso un sogno, si affida, obbedisce, si fa illuminare e ascolta. Giuseppe un brav’uomo puro di cuore. Il Bambino è nelle mani di Giuseppe. Giuseppe obbedisce alle parole dell’Angelo, ha rispetto della sua voce.

Attraverso questo Vangelo possiamo capire che Dio ci parla e ci vuole salvare, ci vuole mettere sempre mettere in guardia dai pericoli…nel caso di questo Vangelo, Giuseppe è il destinatario e il testimone di questo annuncio.

Ma dobbiamo essere puri di mente, puri di cuore anche noi… difficile… perché i sentimenti di rancore, astio magari a volte sono più forti di quelli dell’amore e della benevolenza.

…”Sarà chiamato Nazareno…”
Cristo, Gesù, Emanuele: tutti nomi importanti, che contengono il messaggio di Dio, che ha
mandato Suo Figlio, il Messia, il Salvatore, al suo popolo per dimorare con gli uomini e salvarli. Oggi “Nazareno” indica il Suo ingresso nella nostra vita quotidiana e ordinaria. Chiamato come il
suo villaggio, in cui ha vissuto la maggior parte della sua umile vita.

Giuseppe e Maria sono pronti a servire e a vivere la Divina Volontà. La Santa Famiglia fa ritorno a Nazareth e ancora una volta la volontà di Dio supera ogni volontà umana. Ma la Parola di Dio entra sempre in noi e ci illumina la vita?

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