31/08/2018 – Venerdì della 21ª Settimana del Tempo Ordinario

“Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi.” (Matteo 25,1-12).

Stoltezza e saggezza: questa é la grande battaglia della vita spirituale. É il grande combattimento per l’incontro con il D-o che si é donato per noi é ci ha aperto uno spiraglio affinché la nostra fede in Lui potesse trovare la via del bene, della misericordia e dell’amore.

Questa pagina dell’Evangelo, che sembra per noi un racconto quasi da fiaba nordica, nasconde il senso dell’attesa dell’incontro che pervade di bene tutta la nostra vita. Non basta essere disponibili all’attesa ma é importante il come si é disponibili ad attendere.

La sottile differenza tra la stoltezza delle vergini impreparate e la saggezza delle vergini sta in quei piccoli vasi d’olio, in quel l’olio che é il viatico per curare le ferite, per rendere gustoso il cibo, per rendere lucido un mobile, per lubrificare un oggetto. Non occorre tanto olio ma raccoglierlo in piccoli vasi.

In questo passo evangelico quello che conta é incontrare, mettersi in relazione sponsale e viva con lo sposo, che tarda a venire. E quello sposo é il Signore che ci riempie la vita della gioia di vivere in piccole dosi. É quella luce che cerchiamo nella vita nebulosa e fragile nel nostro cammino.

Vegliamo dunque, perché non sappiamo né il giorno né l’ora, ma sappiamo che il giorno della luce a volte si presenta con una fiamma flebile ma é l’occasione unica per farla diventare una fiamma grande se apriamo il nostro cuore.

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