La elezione del Presidente della Repubblica francese nella persona di Emmanuel Macron mi dà la possibilità di fare tre brevi riflessioni a caldo.
Mi pare di aver colto dall’esito dell’elezione un recupero del valore degli ideali europei e un segnale che ci permette di sperare nell’Europa. Macron ha espresso la volontà di credere nell’Europa, rispetto ai profeti di sventura che si aggirano un po’ dappertutto e che invece di unire alzano muri e barriere.
É un Presidente che ha vinto senza un partito alle spalle. Forse questo fatto dovrebbe far riflettere tutti su cosa servono i partiti e se hanno un senso in una politica liquida. Perché in Francia é successo che i partiti oltre ad essere liquidi si sono liquefatti. É questa è una riflessione molto seria da fare da tutti i punti di vista!
É un Presidente giovane. L’auspicio e l’augurio che ci facciamo é che ci siano politiche che abbiano attenzione ai giovani e facciano spazio ai giovani ma non a quelli che hanno il culto dell’immagine e che fanno le prime donne, ma quelli che lavorano, che hanno lavorato e che hanno espresso talenti, messi a servizio della comunità.