02/10/2022 – 5ª Domenica dopo il martirio di S. Giovanni

Lc 6, 27-38

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.

 

 

A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

 

 

E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.

 

Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.

 

 

Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

 

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

 

Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.

 

 

Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

#nonViolenzaAttiva #nessunoIrrecuperabile #gratuiità

Questo brano di Vangelo è molto conosciuto; di primo impatto, penso alla strada che Gesù ci indica: non la fuga dalla realtà in cui non voglio incontrare/osservare situazioni in cui sia presente il male, non l’approcciarmi a modalità in cui lottare “armandomi”, ma mettere in campo la non violenza attiva.
Che cosa significa?

Innanzitutto, essa parte dall’importanza e dalla veridicità che “ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide”; è rappresentata proprio dalla fiducia nell’uomo e dalla fede in Dio: solo attraverso questa relazione la vita ha un senso alla luce della forza nell’amore e nella verità.

Il passaggio ulteriore e significativo che incontro è quello che nessuno è irrecuperabile: la speranza nel dialogo, la ricerca di accogliere il prossimo senza
condizioni e senza riserve, la bellezza di gesti di gratuità senza avere nulla in cambio ..
tutte modalità e prassi che evidenziano che “la misura dell’amore è amare senza misura” (s.Agostino).
Proviamoci!!

– Penso a qualcuno che mi ha fatto un torto: che cosa mi fa arrabbiare da impedirmi di pensare di essere benevolo con lui?
– In quale occasione ho desiderato pregare o fare del bene per un mio nemico? Che cosa mi spinge a potermi rimettere in gioco in questo senso?
– Credo nella forza della non violenza o mi sembra un discorso lontano dalla mia vita?

Nella via dei tuoi insegnamenti è la mia gioia,
più che in tutte le ricchezze.
Voglio meditare i tuoi precetti,
considerare le tue vie.
Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola
(Sal 118)

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