09/09/2017 – Sabato della settimana che segue il martirio di S. Giovanni il Precursore

“Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?” (Matteo 19,27-28).
Paolo sembra quasi dare risposta a Pietro. Questi due grandi apostoli sono colonne della nostra fede, a loro modo, ma insieme, mai divisi. Pietro osa chiedere a Gesù quale sarà la loro ricompensa di discepoli che hanno lasciato tutto e di tutti i discepoli che fanno la scelta di seguirLo. Sembra sottintesa la domanda che probabilmente anche noi spesso ci poniamo: val la pena seguire Gesù? cosa ci guadagniamo? Dove ci porta la nostra fede? Abbiamo in mente la fine che ha fatto Gesù in croce e la morte di Pietro e di Paolo, martiri entrambi a Roma, come il sacrificio degli altri primi apostoli, amici di Gesù; e tutti i recenti martiri perseguitati a causa della loro fede, del loro essere cristiani. Certo, ci verrebbe da dire che a prima vista, con Gesù, uno rischia addirittura di perdere tutto, perfino la vita! Eppure la risposta di Paolo è sorprendentemente vera: egli è disposto al sacrificio, ma per la fede dei cristiani delle sue comunità è pronto a gioire per questo e vantarsi (Filippesi 2,12-18)! La sua scelta è radicale dalla parte del Bene, nel nome di Cristo: per Lui vale sempre la pena, non i perde nulla – sembra suggerirci …” io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano aver faticato” (Filippesi 2,16). Il Signore è Dio che mantiene le promesse: ce lo porta alla mente la prima lettura, dove il Deuteronomio ricorda agli Israeliti il perché dell’obbedienza ai precetti di Dio: val la pena seguire ciò che il Signore ti dice perché ti ha dato la “terra dove scorrono latte e miele” (Deuteronomio 11,12), perché “davvero i vostri occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operato” (Deuteronomio 11,7). Chi è testimone delle opere di Dio di cui gode i frutti (“tu mangerai e ti sazierai” Deuteronomio 11,15), non può che “tenere salda la parola di vita” (Filippesi 2,16).
Con Pietro e Paolo, nel mio piccolo, credo fortemente che valga sempre la pena rischiare nel nome di Gesù, di perseguire il Bene, nonostante la fatica!

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