11/12/2017 – II Settimana di Avvento

“Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua». Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando D-o.” (Luca 5,17-26).
Gesù guarisce il paralitico che é stato calato dal tetto della casa, grazie alla fede di tutti coloro che si sono affidati al Maestro e alle sue capacità taumaturgiche.
La discussione che scaturisce da guarigione non é riferita al dono compiuto da Gesù ma dalle sue parole: “ti sono perdonati i tuoi peccati”.
La questione di fondo che sottende alle parole di Gesù riguarda però il significato che egli dà alla guarigione. Oltre a guarire nel corpo é necessario guarire dentro se stessi, nel proprio animo. Bisogna cogliere lo stretto legame tra il guarire e la fede nel Signore.
Ancora una volta di fronte alla nostra incapacità Gesù trova le parole di misericordia: “alzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua”. Questo vuole dire di ringraziare il Buon D-o per il dono ricevuto e da oggi in poi assumersi la propria responsabilità di fede.
In questo tempo di Avvento é allora importante ringraziare il Signore per il dono della fede che risorge (“alzati”) che é capace di convertire i nostri cuori stanchi e fragili

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