“In quel tempo. L’angelo disse a Zaccaria: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo»…” (Luca 1, 19-25)
In questi giorni di trepida preparazione al Natale, il Vangelo di oggi ci presenta l’annunciazione della nascita del cugino di Gesù, ovvero di Giovanni Battista, a suo padre Zaccaria. Gli angeli sono i protagonisti di questi primi capitoli del Vangelo e svolgono la funzione di messaggeri di liete notizie: chiediamoci allora chi sono gli angeli nella nostra vita, quali persone sono capaci di trovare motivi di speranza e di farci vedere lo straordinario nell’ordinario. Ringraziamone il Signore, non restiamo ammutoliti, ma proviamo ad essere angeli noi stessi! Verifichiamo dunque se siamo più messaggeri di lieti annunci o “profeti di sventura” e se le persone, dopo averci incontrato, ne escono arricchite di fiducia, di speranza e di gioia evangelica… quella che a Natale il Signore ci dona.