“Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.” (Marco 16,15-20).
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Nella festa di San Marco evangelista, la Parola è incentrata dagli ultimi versetti dal più antico e stringato Evangelo di Marco. Accogliamo in essa l’invito di Gesù ad essere annunciatori, evangelizzatori della bella notizia.
Il Signore prima di elevarsi conferisce ai suoi discepoli un mandato, un mandato che ci riguarda: quello di non tenerci per noi la gioia dell’incontro con il Signore della vita. Il Signore ha “cura di voi” (1 Pt 5,5b-14) ci ricorda la prima lettera di Pietro.
É una cura che dobbiamo noi estendere. I segni che saranno espressi dalla nostra fede, traducendo le parole di Gesù possono essere queste: essere miti, vivere da fratelli e sorelle, essere coraggiosi, prendersi cura, appunto, soprattutto dei poveri e dei fragili.
Non possiamo attualizzare l’Evangelo di oggi se non ricordando, per noi italiani, che la liberazione é per tutti un segno per riacquisire fiducia ed auspicare serenità nella nostra convivenza. Non abbiamo bisogno di provocazioni di qualsiasi genere. Riconosciamoci in cammino verso mete più alte!
Immagine: Dettaglio dalla Predica di san Marco ad Alessandria d’Egitto di Gentile Bellini, ca. 1507, alla Pinacoteca di Brera a Milano.