11/09/2023 – Lunedì della 23ª Settimana del Tempo Ordinario

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“Voglio infatti che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza.” (Colossesi 1,24-2,3).

#misterodiD-o #consolazione #amare

É lecito fare del bene o fare del male nel giorno di sabato? É questo l’interrogativo che Gesù rivolge a coloro che nella sinagoga volevano assistere ad un suo miracolo (Luca 6,6-11).

La provocazione di Gesù rimette in riga la nostra fedeltà al Signore, facendo trasparire quanto Paolo annuncia nella lettera ai Colossesi.

Abbiamo bisogno di essere consolati: dall’amore di D-o, dal nostro amare i fratelli, dal prendersi cura di chi è in difficoltà e ha bisogno di essere aiutato. É questa la nostra consolazione che nasce e deriva dalla fede nel Signore.

Immagine: La guarigione in un mosaico bizantino presso il Duomo di Monreale

09/09/2023 – Sabato della 22ª Settimana del Tempo Ordinario

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“E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato»”. (Luca 6,1-5).

#vivereinpienezza #nonilludiamoci

Che cosa significa questa affermazione di Gesù? Che cosa vuol dire essere signori del sabato?

La risposta a questi interrogativi potremmo tradurla così: non possiamo appropriarci delle liturgie per sentirci apposto ma semmai essere disponibili e fedeli all’insegnamento che ci deriva dalla fede nel Signore.

La signoria di D-o, di Gesù, è vivere il sabato in pienezza non da schiavi ma da uomini liberi.

Certamente i discepoli non hanno rispettato il sabato, giorno dedicato a non compiere attività. Tuttavia il motivo della loro violazione é legata alla presenza del Signore che era lì con loro. E con Gesù hanno vissuto il sabato e Gesù stesso li ha giustificati.

Proprio perché Gesù ci ha riconciliati con la vita e tutte le nostre azioni umane, dobbiamo vivere da Figli sapendo di ambire alla santità e alla pienezza del nostro vivere. Questo vuol dire rispettare il sabato.

 

Immagine: Renè Magritte – Illusioni allo Specchio – 1936 – museo Boijmans Van Beuningen – foto scattata al Mudec di Milano luglio 2023.

08/09/2023 – Natività della B.V. Maria

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“Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.” (Matteo 1,1-16.18-23).

#Maria #generare

La festa della natività della B.V. Maria ci stimola a chiederci il senso della vocazione alla generartività a cui tutti noi siamo chiamati.

C’è una  generatività fisica che coinvolge una giovane donna, Maria di Nazareth, che ci stimola a dare valore alla vita e all’importanza che la vita assuma dignità, sempre.

C’è una generatività spirituale che accompagna quella fisica per ricordarci che la vita umana è il frutto di un disegno che ci supera e che é destinato ad esprimersi nel mistero incommensurabile dell’oltre noi, del disegno di salvezza di D-o.

Maria in tutto questo riassume nella semplicità il valore profondo dell’amore che è generato in lei sin dalla sua nascita.

E noi siamo chiamati ad affidarci al Signore nel nostro cammino.

Immagine: affresco della Cripta del Duomo di Siena – foto agosto 2023

07/09/2023 – Giovedì della 22ª Settimana del Tempo Ordinario

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“Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.” (Luca 5,1-11).

#pescatoridiuomini #fiducia

L’Evangelo di oggi ci riserva un colpo di scena: la sfiducia con sopportazione diventa fiducia.

Pietro esegue alcune richieste di Gesù. É attratto dalla sua Parolae dalle sue azioni.

Quando Gesù chiede di gettare le reti, Pietro, sfiduciato sbuffando le getta senza troppa convinzione, rimane stupito perché riesce con fatica, facendosi aiutare, a trascinare la barca fino a riva con una montagna di pesci.

Tutto questo succede anche a noi oggi, quando siamo sfiduciati e non pensiamo che ci possa essere una opportunità, rispetto a quello che pensiamo e facciamo.

Avere fiducia è una regola fondamentale per non farsi trascinare dalla corrente negativa che ci avvolge molto spesso nelle nostre giornate.

In fondo Gesù ci aiuta a capire che possiamo sentirci salvati quando resistiamo allo scoraggiamento.

E allora preghiamo così: “Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce”. (Colossesi 1,9-14).

Immagine: Onofrio Bramante – dipinto con la pesca miracolosa – Diocesi Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo – 1980

06/09/2023 – S. Zaccaria, profeta

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“Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di D-o anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.” (Luca 4,38-44).

#buonanotizia

La missione di Gesù é caratterizzata dal prestare attenzione alla vita delle persone, alle loro difficoltà e problemi, alla loro salute. Nel medesimo tempo Gesù annuncia la buona notizia dell’Evangelo: il regno di D-o è vicino!

Lo stile di Gesù non si esaurisce nell’attenzione ai poveri e alla Parola ma anche allargando e restringendo la sua missione. Allargando, avendo attenzione ad altre città dove annunciare la lieta notizia; restringendo, avendo il desiderio di ritirarsi in disparte, nel deserto per pregare.

Queste dimensioni ci fanno cogliere il nostro impegno concreto di credenti credibili.

Immagine: Gesù guarisce la suocera di Pietro; mosaico dei secoli XII – XIII secolo, Duomo di Monreale

05/09/2023 – S. Teresa di Calcutta, Madre Teresa

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voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre.” (1Tessalonicesi 5,1-6.9-11).

#figlidellaluce

Siamo chiamati alla luce e non alle tenebre. Questa ovvia, per qualcuno, affermazione possiamo considerarla come un monito, da un lato, ma anche come una speranza dall’altro.

La luce rappresenta la vita, e vita nella nostra umanità. La luce ci chiede di essere vigilanti, scopritori della bellezza e dello stupore per tutto ciò che ci illumina.

La luce è un dono indispensabile che si incunea verso tutti e verso ciascuno senza distinzione. Riesce a scardinare perfino le forze del male (Luca 4,31-37).

La luce viaggia ad una velocità incredibile e per questo supera qualsiasi nostra velleità di possederla, perché la luce è un dono di D-o. Per questo siamo figli della luce e figli del giorno.

Immagine: luce del sole tra i boschi di località Becetto Sampeyre

04/09/2023 – S. Rosalia

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“Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».” (Luca 4,16-30).

#profezia

Le parole profetiche di Isaia che Gesù legge nella Sinagoga di Nazareth sembrano quasi attualizzare oggi il bisogno di ottenere la forza dello Spirito per ribaltare la situazione involuta della storia di questi ultimi anni di inizio millennio, anzi di cambiamento d’epoca.

La Parola di Isaia ci disarma. Ci ricorda che proprio questo tempo è il tempo di scuoterci dal torpore per abbracciare le armi della luce.

C’è una liberazione che ci aspetta e che noi crediamo si possa avverare. Dobbiamo mantenere la fede nel Signore sapendo che Egli verrà (1Tessalonicesi 4,13-18).

Immagine: La cacciata dei diavoli da Arezzo – Giotto e aiuti  – 1295-1299 – Basilica superiore di Assisi

02/09/2023 – Sabato della 21ª Settimana del Tempo Ordinario

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“Fratelli, riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti i fratelli dell’intera Macedònia. Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire ancora di più e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato.” (1Tessalonicesi 4,9-11).

#amorefraterno

L’amore fraterno è la legge che anima lo sviluppo del mondo. E Paolo con semplicità riconosce che la comunità di Tessalonica già vive questa legge umana che ha imparato da D-o.

L’amore si allarga e si moltiplica sino in Macedonia ma si raddoppia con i talenti differenziati che ci vengono donati gratis (Matteo 25,14-30) dal padrone della vita.

C’è un rischio: sotterrare l’amore fraterno senza avere speranza che possa crescere. É una presunzione che ci auto ferisce. La memoria dal sottosuolo (Fedor Dostoevskij) ci impongono di uscire dalle nostre chiusure perché l’amore fraterno è aperto, sempre.

Immagine: Amore fraterno di Francesco Ganau – Collezione privata.

01/09/2023 – S. Giosuè

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“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” (Matteo 25,1-13).

#saggezza #santità

La parabola delle cinque vergini sagge e cinque stolte mette sul piatto della bilancia una decisione di fondo: vivere di saggezza é la scelta di chi ama davvero il Signore!

Se non fosse così e, quindi, ci limitassimo a non essere preparati e prudenti, capaci di guardare avanti con lungimiranza, in attesa dell’arrivo dello sposo, non solo perderemmo l’occasione ma vivremmo senza luce, senza quello spirito che anima la nostra esistenza umana.

In tutto questo quello che conta è la fedeltà ed essere irreprensibili nel coltivare la fede nel Signore: “Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione” (1a Tessalonicesi 4,1-8). Siamo chiamati alla santità per costruire ogni giorno il bene.

Ed essere santi significa oggi mantenere la fedeltà al Signore, amare i poveri, sperare con chi sente solo.

Immagine: Icona delle dieci vergini.

31/08/2023 – S.S. Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo

“Tu fai ritornare l’uomo in polvere,
quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.”

(Salmo 89 (90)).

#tempofavorevole #esserepronti #saldinellafede

Le parole del Salmo ci stimolano a ricercare l’essenza della nostra fede sapendo che questo tempo è il tempo favorevole. Tutto passa. Dobbiamo contare i nostri giorni perché la fede chiede resistenza dagli attacchi del male. Ed oggi occorre sempre di più operare per il bene.

Allora comprendiamo l’invito di Gesù nella parabola evangelica di restare pronti perché la fede, la carità, la speranza vanno costruite nel qui ed ora (Matteo 24,42-51).

Dobbiamo rimanere saldi nella fede e irreprensibili nella santità (1Tessalonicesi 3,7-13) perché questo produce gioia per tutti, per la comunità.

Immagine: Vasilij Kandinskij, Destino (Il muro rosso), 1909. Astrakhan, The P.M. Dogadin Astrakhan State Art Gallery.